Mi son sempre posto una domanda: esistono dei criteri oggettivi, misurabili e confrontabili, per valutare la qualità del suono di una chitarra elettrica?
Specifico "qualità del suono" perchè altri criteri di valutazione di una chitarra elettrica quali la scelta del legno, dell'elettronica, dell'hardware, finiture, etc. etc., potrebbero portare ad una valutazione parziale ma che sopratutto non tenga conto del fine ultimo di un qualsiasi strumento: produrre suoni.
Lo scopo di questa analisi è comprendere quali criteri è possibile utilizzare per stimare il valore intrinseco (cioè un valore non influenzato dalle logiche di mercato) di uno strumento cost-effective.
Qualche esempio? Valutare quanta differenza c'è tra una Fender Mexico ed una American Standard, oppure tra una Epiphone prodotta in Corea negli anni '90 (che personalmente adoro, ne ho due) e una Ephiphone prodotta in Cina con tecniche moderne.
Facendo alcune ricerche ho ipotizzato i seguenti indicatori, basandomi principalmente sulla possibilità di effettuare misurazioni comparabili.
Un aspetto fondamentale, valido per quasi tutte le misurazioni, è la pizzicata sulla corda: essa deve essere identica ad ogni test, ripetibile, altrimenti l'analisi potrebbe risultare falsata indipendentemente dalla qualità dello strumento musicale o dello strumento di rilevazione/analisi. Per ottenere un'oggettività soddisfacente potrebbe essere utilizzato un pendolo meccanico o un battente calibrato.
Sustain
possiamo definire sinteticamente il sustain come la durata della vibrazione della corda dopo che essa è stata pizzicata; semplificando molto il concetto, legni morbidi e bassa tensione della corda, quest'ultima vibrerà di meno, ossia il sustain sarà più basso, viceversa (legni duri, tensione più alta) essa vibrerà di più.
E' possibile misurare la durata in millisecondi, oltre a poter analizzare l'ampiezza del segnale ed il suo decadimento nel tempo (fino a che non risulterà zero) collegando la chitarra ad una workstation audio; oppure, collegando la chitarra ad un oscilloscopio si potrebbe tracciare il decadimento del segnale elettrico prodotto.
Un valore atteso di una chitarra tipo Stratocaster può attestarsi in un intorno dei 5-6 secondi.
Risonanza Acustica
Chi non ha mai suonato una chitarra elettrica senza averla collegata all'amplificatore? Si sa che produce suono, anche la sola vibrazione delle corde in metallo produce suono udibile.
Tale suono è definito come risonanza acustica e pure può essere utilizzato per valutare parametricamente la qualità di una chitarra.
Avendo a disposizione un microfono per misurazioni è possibile valutare la risposta in termini di ampiezza del suono; in alternativa è possibile anche utilizzare un accelerometro piezoelettrico per rilevare la vibrazione acustica del legno e tracciare quale strumento ha vibrato maggiormente.
Un valore di riferimento potrebbe attestarsi in un intorno dei 3 dB.
Equilibrio Timbrico e Risposta in Frequenza
Una chitarra che suoni bene deve avere un buon bilanciamento delle frequenze, deve poter riprodurre correttamente gli armonici naturali e artificiali, ed anche il suono deve essere ben definito. Come possiamo valutare oggettivamente questi parametri?
Si potrebbe utilizzare anche in questo caso una workstation audio con un ingresso ad alta impedenza (note anche come Hi-Z) ed un software per l'analisi spettrale.
Pizzicando ogni singola corda sia a vuoto che su posizioni specifiche sulla tastiera (ad es. 12° tasto) otterremo uno spettro di frequenze da analizzare.
L'analisi serve ad evidenziare eventuali buchi o picchi nelle frequenze, che chiaramente non sono desiderabili, ma anche a valutare i livelli delle basse, medie ed alte frequenze, che devono risultare bilanciati.
Anche se l'analisi dello spettro può risultare più complessa e meno immediata è comunque un ottimo indicatore per valutare la qualità del suono di uno strumento.
Output dei Pickup
Questa misurazione, tra l'altro abbastanza semplice da effettuare, punta a misurare il livello di uscita del segnale elettrico generato dai pickup (espresso in millivolt - mV).
Più alto sarà il segnale e maggiore sarà la risposta dell'amplificatore in termini di guadagno.
Per misurare l'uscita è sufficiente collegare un multimetro digitale al jack della chitarra e misurare l'output direttamente dal jack.
Utilizzando anche un'oscilloscopio digitale ed un software di analisi spettrale, potrebbe essere misurata anche l'ampiezza del segnale elettrico e la variazione di segnale tra una pizzicata lieve ed una forte, in modo da valutare anche la risposta alle variazioni di plettrate di un chitarrista.
Sebbene questo test sembra più orientato alla valutazione del singolo pickup piuttosto che della chitarra nella sua interezza, può esseere un ottimo indicatore anche per la realizzazione del circuito elettrico nonchè per il posizionamento dei pickup.
L'output di riferimento un pickup di tipo Single Coil potrebbe variare dai 100 ai 300 mV, un Humbucker invece potrebbe avere variazioni dai 300 ai 600 mV.
Intonazione ed Accuratezza della Tastiera
Qui si parla di qualità dell'implementazione dello strumento. E' semplice ed intuitivo quanto sia importante che la chitarra suoni la nota desiderata, dalla corda a vuoto fino all'ultimo tasto disponibile.
Per una valutazione di precisione si potrebbe utilizzare un accordatore digitale ad alta risoluzione ed accordare la chitarra suonando le corde a vuoto.
Successivamente si dovrebbe misurare la nota prodotta su ciascun tasto segnando lo scostamento in cents rispetto alla frequenza attesa/ideale.
Se lo scostamento è basso o addirittura nullo, siamo difronte ad uno strumento realizzato con altissima precisione; se lo scostamento è considerevole lo strumento potrebbe risultare anche inutilizzabile in quanto le note prodotte potrebbero essere diverse da quelle attese per un determinato tasto.
Basti pensare ad una chitarra accordata ma non intonata: la corda a vuoto rispetta perfettamente la nota attesa, ma man mano che ci si muove sulla tastiera verso il ponte l'intonazione non sarà più la stessa producendo stonature più o meno evidenti.
Per l'accordatura si utilizza il cent (centesimo di seminoto) che è appunto l'unità di misura degli intervalli musicali; uno scostamento atteso può essere di pochi cent, circa due.
Velocità di Risposta
Anche le chitarre elettriche hanno una latenza: dal momento in cui la corda inizia a vibrare, quanto tempo passa affinchè tale vibrazione venga captata dal pickup, trasformata in segnale elettrico, processato dal circuito ed immesso nel cavo collegato alla presa jack?
Per effettuare questa valutazione è importante avere una strumentazione specifica (ad es. un cronografo digitale ad altissima precisione) che parte nell'esatto momento in cui il plettro pizzica la corda, definito come "tempo zero", e misura il tempo che impiega il segnale ad uscire dalla presa jack.
Il tempo rilevato definirà quindi la latenza. Nonostante questo tempo sarà dell'ordine dei millisecondi, ci potrà fornirà indicazioni importanti sulla qualità generale dell'elettronica (pickup e circuito).
Una latenza sufficientemente piccola attesa dovrebbe essere inferiore ai 10 millisecondi.
Conclusioni
Anche se questi criteri potessero essere applicati in modo più agevole (certo, non tutti hanno un oscilloscopio o una workstation audio a portata di mano) ci potrebbero essere ulteriori criteri soggettivi ad influenzare in modo più decisivo sulla scelta di una chitarra o su una valutazione personale complessiva.
Tuttavia non è escluso che si possa implementare una metodologia standard per la valutazione sonora non solo di una chitarra elettrica ma di un qualsiasi strumento musicale.