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11 marzo 2025

Rifinire una Chitarra Elettrica senza Vernice

Vernice Lucida o Satinata? No Grazie! Esploriamo altre tecniche per rifinire una chitarra, tra tradizione e innovazione

Quando si parla di rifinire una chitarra, la prima cosa che viene in mente è spesso la vernice, e di vernici ne abbiamo già parlato in un altro articolo di questa rubrica.


Esistono tuttavia diverse tecniche tradizionali ed efficaci che non prevedono l’uso di vernici industriali, permettendo di ottenere una finitura naturale, durevole e di grande impatto estetico.

In questo articolo esploreremo alcuni dei metodi più apprezzati dai liutai e dagli appassionati di chitarre artigianali, e scopriremo quali legni e situazioni sono più indicati per ciascuna tecnica.



Tru-Oil: La Finitura Facile e Resistente

Il Tru-Oil è una finitura a base di olio che è particolarmente apprezzata per la sua facilità d'uso e la sua resistenza. È ideale per chi cerca una finitura naturale che esprima la bellezza del legno senza mascherarla. Questa soluzione dona una lucentezza calda e naturale al legno, con un effetto leggermente satinato che si sviluppa con l'uso. Il Tru-Oil è facile da applicare, basta stenderlo con un panno morbido, e offre anche una buona protezione contro l'umidità e l'usura.


Tru-Oil è stato sviluppato da Birchwood Casey, una compagnia che nasce nel 1948 e si specializza in prodotti per la manutenzione di armi da fuoco, strumenti musicali e articoli in legno. La sua fama come finitura per il legno è cresciuta nel tempo grazie alla combinazione di facilità d’uso, durabilità e l’effetto estetico naturale che riesce a conferire al legno. Inizialmente utilizzato per la protezione delle parti in legno delle armi da fuoco, è poi stato adottato con successo nel settore della liuteria.


Flaconcino tipico della Birchwood, notare la dicitura "Gun Stock Finish"
Flaconcino tipico della Birchwood, notare la dicitura "Gun Stock Finish"

Il Tru-Oil è molto popolare tra i liutai artigianali, specialmente per la sua capacità di far emergere le venature del legno e donare una finitura naturale che migliora con l’uso. Tuttavia, la sua popolarità è maggiore tra i liutai che preferiscono un approccio più tradizionale e naturale alla rifinitura, piuttosto che quelli che usano vernici lucide industriali.


Il Tru-Oil è composto da una miscela di oli vegetali, resine e solventi. Gli ingredienti principali includono:

  • Olio di tung (o olio di semi di soia): l'olio di tung è molto apprezzato per la sua capacità di penetrare profondamente nel legno e creare una finitura resistente e duratura.

  • Olio di semi di lino: usato per conferire maggiore protezione e resistenza all’umidità.

  • Resine naturali: utilizzate per migliorare la durezza e la resistenza della finitura.

  • Solventi: per rendere il prodotto facile da applicare, sebbene Tru-Oil si asciughi relativamente velocemente, la formulazione permette di applicarlo in più strati senza lasciare striature.


Oltre alla liuteria, il Tru-Oil è ampiamente usato in diversi ambiti, tra cui:

  • Manutenzione di armi da fuoco: come finitura protettiva per i calci in legno, offrendo una protezione contro l’umidità e i graffi.

  • Lavorazioni artigianali in legno: come rifinitura per mobili, strumenti musicali (oltre alle chitarre, è molto popolare per i violini e altri strumenti ad arco), manici di coltelli e oggetti in legno pregiato.

  • Accessori per il fai-da-te: spesso utilizzato da appassionati di bricolage per trattare mobili o oggetti in legno.


Quando usarlo: Questa finitura è ideale per strumenti che necessitano di una protezione duratura e che sono esposti a usura, come le chitarre elettriche. È perfetto per chi cerca un aspetto caldo e naturale senza alterare troppo il legno.


Legni consigliati: Il Tru-Oil è versatile e può essere usato su quasi tutti i legni, ma si esprime al meglio su legni duri come il noce, l’acero e il mogano. È particolarmente indicato per il corpo della chitarra e il manico, conferendo una finitura naturale e resistente.


Vantaggi:

  • Facilità di applicazione: Tru-Oil è molto semplice da usare, anche per chi non ha esperienza. Non richiede attrezzature particolari e può essere applicato con un panno morbido o una spugna.

  • Finitura naturale: permette al legno di respirare e non forma uno strato plastico come le vernici, conferendo una sensazione più autentica e una lucentezza che cresce col tempo.

  • Durabilità: pur essendo un olio, la finitura è resistente all’umidità e all’usura. La superficie trattata con Tru-Oil tende a resistere bene anche ai graffi leggeri.

  • Adatto a diversi legni: Tru-Oil è abbastanza versatile da poter essere utilizzato su una varietà di legni, rendendolo una scelta popolare tra liutai e amanti degli strumenti artigianali.


Svantaggi:

  • Tempi di asciugatura: Sebbene asciughi abbastanza rapidamente, applicare più strati richiede un po’ di pazienza. Ogni strato deve asciugare completamente prima di applicare il successivo.

  • Non fornisce una finitura super lucida: Chi cerca una finitura lucida e perfettamente uniforme potrebbe non essere soddisfatto, poiché Tru-Oil tende a dare un effetto satinato che può sembrare meno “laccato” rispetto alle vernici.

  • Necessità di manutenzione periodica: Sebbene resistente, con l'uso frequente può essere necessario riapplicare uno strato di Tru-Oil per mantenere la protezione e l'aspetto esteticamente gradevole.


Il Tru-Oil è un’opzione fantastica per chi desidera una finitura naturale e durevole per la propria chitarra, mantenendo al contempo la bellezza intrinseca del legno. La sua facilità d'uso, combinata con i risultati estetici di alta qualità, lo ha reso un favorito tra liutai artigianali e produttori di chitarre su piccola scala. Sebbene non sia utilizzato dalle grandi aziende di produzione come soluzione standard (perché offre una finitura meno “perfetta” rispetto alle vernici industriali), è senza dubbio una scelta popolare tra i liutai indipendenti e gli appassionati di strumenti unici.



Immagini prese dal Web di finiture realizzate con Tru-Oil



Aniline: Colori Vividi e Profondità Uniche

Le aniline sono coloranti che penetrano nel legno, piuttosto che coprirlo come una vernice. Questo tipo di finitura esalta la bellezza naturale del legno, mettendo in evidenza le venature senza alterarne la texture. Le aniline sono disponibili in una vasta gamma di colori e possono essere mescolate per ottenere sfumature personalizzate. Dopo l’applicazione, è possibile trattare il legno con un olio o una cera per migliorare la protezione e la durata.


Le aniline nascono nel XIX secolo come coloranti sintetici derivati dal carbone. La loro scoperta avvenne quasi per caso nel 1856 grazie al chimico britannico William Henry Perkin, che, mentre cercava di sintetizzare il chinino (un trattamento per la malaria), scoprì un colorante viola brillante, poi chiamato malveina. Questo portò alla creazione di un’intera gamma di coloranti sintetici, tra cui le aniline, che rapidamente sostituirono molti coloranti naturali grazie alla loro brillantezza e resistenza.


Flaconcini di Anilina
Flaconcini di Anilina

Nel corso del tempo, le aniline trovarono applicazione in numerosi settori, tra cui tessuti, carta e vernici. Nella liuteria, furono adottate per la capacità di tingere il legno senza coprirne le venature, rendendole perfette per strumenti musicali di pregio.

Molti liutai indipendenti usano le aniline per personalizzare gli strumenti dei loro clienti, offrendo finiture uniche e su misura. Fender ha utilizzato aniline su alcune delle sue Stratocaster e Telecaster vintage, specialmente nei modelli Sunburst degli anni '50 e '60. Il classico effetto "burst" sulle chitarre pre-CBS si otteneva con aniline spruzzate direttamente sul legno prima di applicare una finitura trasparente. Le famose finiture Cherry Sunburst, Heritage Cherry, Honey Burst e Tobacco Burst di Gibson sono ottenute proprio con coloranti ad anilina. Molte delle Les Paul degli anni '50 usavano aniline per ottenere il caratteristico rosso intenso, che con il tempo tendeva a sbiadire leggermente, dando alle chitarre un aspetto vintage inconfondibile.


Le aniline sono coloranti sintetici derivati dal benzene, una sostanza chimica presente nel catrame di carbone e nel petrolio. Sono disponibili in diverse formulazioni, le più comuni per la liuteria sono:

  • Aniline idrosolubili: si sciolgono in acqua e penetrano in profondità nel legno. Offrono una colorazione omogenea e sono facili da sfumare.

  • Aniline alcoliche: si sciolgono in alcool, si asciugano più rapidamente e tendono a esaltare maggiormente la venatura del legno rispetto a quelle idrosolubili.

  • Aniline a solvente: si sciolgono in solventi come acetone o diluenti specifici. Sono meno comuni nella liuteria, ma offrono grande resistenza.


E' importante sottolineare che questi coloranti non creano un film superficiale, ma penetrano nelle fibre del legno, garantendo una tinta profonda che non si screpola nel tempo.


Quando usarle: Questo tipo di rifinitura è perfetto per chi desidera colorare il legno senza nasconderne le caratteristiche naturali. Può essere utilizzato per creare finiture trasparenti o semi-trasparenti, che lasciano intravedere la texture del legno, o per ottenere un colore più intenso, se necessario.


Legni consigliati: Le aniline sono ideali per legni come l'acero, il frassino e il pioppo, ma possono essere applicate anche su legni più morbidi come il pino. Sono perfette per chitarre con venature interessanti che si vogliono esaltare, come quelle di acero fiammato.


Vantaggi

  • Profondità e trasparenza: le aniline esaltano la venatura del legno anziché coprirla.

  • Ampia gamma di colori: è possibile miscelare diversi colori per ottenere sfumature uniche.

  • Facilità di applicazione: possono essere stese a pennello, tampone o pistola a spruzzo.

  • Penetrazione profonda: il colore rimane stabile nel tempo, senza creare uno strato superficiale.


Svantaggi

  • Sensibilità alla luce: le aniline possono sbiadire con il tempo, soprattutto se esposte al sole.

  • Difficoltà nel ritoccare il colore: una volta che il legno ha assorbito il colore, correggere eventuali errori può essere complicato.

  • Reazione con alcuni tipi di vernice: alcune vernici trasparenti possono alterare il colore originale dell’anilina, richiedendo test preliminari.


Le aniline sono un'opzione eccezionale per chi vuole tingere una chitarra senza coprire la bellezza del legno. Grazie alla loro profondità e trasparenza, vengono utilizzate dai più grandi marchi e liutai del mondo per ottenere finiture ricercate e uniche. Tuttavia, richiedono attenzione nell'applicazione e una protezione adeguata per evitare scolorimenti nel tempo.

Se vuoi dare alla tua chitarra un aspetto artigianale e personalizzato, le aniline potrebbero essere la soluzione perfetta.


Immagini prese dal Web di chitarre colorate con anilina



Gommalacca: Eleganza a Mano

Col "French Polish", metodo antico e artigianale, è possibile utilizzare una miscela di gommalacca e alcool, applicata a mano tramite un tampone. Questo metodo consente di ottenere una finitura estremamente liscia e lucida, con un'ottima profondità e trasparenza. Sebbene sia piuttosto laborioso, il risultato è una superficie che sembra “vivere” e reagire alla luce, con una brillantezza sottile che cresce col tempo.


Questa tecnica è stata ampiamente utilizzata nei secoli XVIII e XIX, soprattutto per strumenti musicali e mobili di pregio.


L'elemento chiave è la gommalacca, una resina naturale secreta dalla Kerria lacca, un insetto originario dell’India e del Sud-Est asiatico. La gommalacca può essere naturale (dal colore ambrato) o decerata (più chiara), a seconda dell'effetto desiderato.


Confezione di gommalacca in scaglie
Confezione di gommalacca in scaglie

Oltre alla gommalacca, la tecnica utilizza:

  • Alcool etilico: serve a sciogliere la gommalacca e a regolare la viscosità della miscela.

  • Olio minerale o olio di oliva (opzionale): aiuta a lubrificare il tampone e a evitare che si attacchi alla superficie del legno.


Il French Polish non è solo una tecnica per strumenti musicali. Si trova anche in:

  • Mobili di lusso e d’epoca: è stata la finitura principale per mobili del XVIII e XIX secolo, come quelli in stile Luigi XV e Luigi XVI.

  • Restauro di opere d’arte e oggetti antichi: grazie alla sua reversibilità, è molto apprezzata nel restauro.

  • Armi da collezione: alcune parti in legno di fucili e pistole storiche vengono rifinite con questa tecnica.


Quando usarlo: Questo metodo è ideale per chitarre acustiche o strumenti artigianali di alta classe. È perfetto per chi cerca una finitura trasparente e brillante, ma richiede un po’ di esperienza nella tecnica di applicazione. Il French Polish può essere usato anche su manici e altre parti in legno che necessitano di una finitura levigata e lucida.


Legni consigliati: Il French Polish è adatto a legni morbidi come il palissandro, l’acero e l’abete, che rispondono bene alla tecnica di lucidatura a tampone. Il metodo è particolarmente apprezzato per il top delle chitarre acustiche, dove si vuole esaltare la risonanza del legno.


Vantaggi

  • Finitura estremamente sottile: non soffoca il suono della chitarra, migliorando la risonanza.

  • Aspetto estetico raffinato: dona una brillantezza naturale e profondità visiva al legno.

  • Materiali naturali e atossici: rispetto alle vernici sintetiche, è più ecologico.

  • Riparabile facilmente: una finitura danneggiata può essere ritoccata senza dover rimuovere tutto lo strato.


Svantaggi

  • Applicazione laboriosa: richiede esperienza e tempo, con molte mani leggere applicate progressivamente.

  • Scarsa resistenza all’umidità e al sudore: il contatto frequente con il corpo può deteriorare la finitura.

  • Meno durevole rispetto alle vernici moderne: soggetta a graffi e usura nel tempo.


Il French Polish è una delle finiture più affascinanti e rispettate nel mondo della liuteria. Sebbene richieda molta pazienza ed esperienza, offre un risultato estetico e sonoro impareggiabile.

Per chi vuole preservare l’autenticità e il suono puro di una chitarra classica o flamenco, questa tecnica rimane insostituibile.


Immagini prese dal Web di finitura a gommalacca



Oli per Finitura: Un Classico per il Legno Grezzo

Gli oli rappresentano una soluzione eccellente per chi desidera proteggere e valorizzare il legno della propria chitarra senza ricorrere a vernici tradizionali. Penetrano nelle fibre, nutrendole e creando una barriera contro umidità e sporco, senza coprire la naturale bellezza del legno.

Tra le opzioni più utilizzate in liuteria troviamo l’olio di lino, l’olio di tung e l’olio canadese, ciascuno con caratteristiche specifiche.


Olio di lino

L’olio di lino è uno dei trattamenti più antichi e diffusi nella lavorazione del legno. Derivato dai semi della pianta di lino, ha il vantaggio di essere naturale e facile da applicare. Richiede però tempi di essiccazione piuttosto lunghi, a meno che non venga addizionato con siccativi (olio di lino cotto).

La sua finitura dona al legno un tono caldo e leggermente ambrato, ma offre una protezione moderata, necessitando di applicazioni periodiche per mantenere la superficie in buone condizioni.

Flacone di Olio di Lino Cotto, da notare l'ambratura
Flacone di Olio di Lino Cotto, da notare l'ambratura

Olio di tung

Estratto dai semi dell’albero di tung, questo olio si distingue per la sua capacità di polimerizzare una volta asciutto, formando una barriera protettiva più resistente rispetto all’olio di lino. La finitura ottenuta è satinata o semi-lucida, senza un ingiallimento eccessivo del legno. Inoltre, è più resistente all’umidità, rendendolo una scelta ideale per chi cerca un equilibrio tra protezione e naturalezza, con minore necessità di manutenzione rispetto all’olio di lino.

Flacone di Olio di Tung, meno ambrato rispetto l'Olio di Lino Cotto
Flacone di Olio di Tung, meno ambrato rispetto l'Olio di Lino Cotto

Olio canadese

L’olio canadese non è un olio naturale puro, ma una miscela formulata per migliorare le prestazioni delle finiture a olio. Solitamente contiene olio di tung e/o di lino arricchito con resine naturali e additivi che ne velocizzano l’essiccazione e ne aumentano la resistenza. Il risultato è una protezione più duratura, con una finitura più lucida e performante rispetto agli oli tradizionali.

Flaconcino di Olio Canadese, forse poco rilevante per le chitarre ma è anche antimuffa
Flaconcino di Olio Canadese, forse poco rilevante per le chitarre ma è anche antimuffa

Olio Danese

L’olio danese è una finitura ibrida che combina oli naturali (come tung o lino) con solventi e piccole quantità di resine o polimeri. Questa miscela permette una polimerizzazione più efficace rispetto agli oli puri, creando una protezione più resistente contro umidità e usura. La sua applicazione è semplice: penetra nel legno, esaltandone le venature, e si asciuga più rapidamente rispetto agli oli tradizionali. Il risultato è una finitura satinata o semi-lucida, con una texture setosa al tatto. Ideale per chi desidera un equilibrio tra naturalezza e protezione, l’olio danese richiede poca manutenzione e offre un aspetto caldo e autentico alla chitarra.

Flacone di Olio Danese, un'altra tonalità rispetto agli altri oli qui presentati
Flacone di Olio Danese, un'altra tonalità rispetto agli altri oli qui presentati


Quale scegliere?

  • Se cerchi una finitura naturale e facile da applicare, l’olio di lino è la scelta più semplice.

  • Se desideri maggiore protezione e durata, l’olio di tung rappresenta un’opzione più efficace.

  • Se vuoi un prodotto pronto all’uso, con tempi di asciugatura più rapidi e una protezione superiore, l'olio canadese o quello danese sono una valida alternativa.

Scegliere il giusto olio per la finitura dipende dallo stile della chitarra, dal tipo di legno e dal livello di protezione desiderato. In ogni caso, un trattamento a olio esalterà sempre il carattere naturale dello strumento, donandogli un aspetto caldo e autentico.


Di seguito una disamina generale valida per ciascun tipo di olio


Vantaggi

  • 100% naturale e atossico.

  • Nutre e protegge il legno senza creare uno strato spesso.

  • Facile da applicare: basta stendere uno strato sottile e lasciarlo assorbire.

  • Rinnovo semplice: è sufficiente un’altra applicazione per ripristinare la protezione.


Svantaggi

  • Asciugatura molto lenta (può richiedere settimane).

  • Non crea una vera barriera protettiva contro graffi o umidità.

  • Può diventare appiccicoso se non viene assorbito bene.

  • Scurisce leggermente il legno con il tempo.


In generale, gli oli sono un'opzione interessante per chi cerca una finitura naturale e non invasiva, ideale per manici e tastiere. Tuttavia, a causa dei tempi di asciugatura non sempre rapidi e della scarsa protezione superficiale, potrebbero risultare meno pratici rispetto a oli polimerizzanti più moderni (come il Tru-Oil) per la finitura completa di una chitarra.

Se vuoi una finitura naturale e facile da mantenere, può essere una buona scelta per il manico e la tastiera, ma per il corpo della chitarra è meglio considerare alternative più resistenti.


Immagini prese dal Web, tre chitarre ed un basso trattati con olio



Conclusioni

Le finiture senza vernice offrono vantaggi unici, come il mantenimento della naturalezza del legno, la facilità di manutenzione e la possibilità di personalizzare l’aspetto del proprio strumento.

Ogni metodo ha le sue caratteristiche distintive, e la scelta dipenderà tanto dal tipo di legno quanto dall’effetto finale che si desidera ottenere.

Che tu stia cercando una finitura opaca, lucida, colorata o naturale, ci sono molte alternative alla vernice industriale che ti permetteranno di rifinire la tua chitarra in modo tradizionale e con risultati straordinari.

Di particolare interesse sopratutto per chi vuole realizzare un proprio strumento in ambiente casalingo: non è necessario dotarsi di attrezzature particolari e, fatta eccezione per le aniline con base solvente, gli altri metodi qui descritti possono essere utilizzati anche dentro casa.



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